Ricerca patrimonio documentario

La ricerca nei fondi archivistici
All'interno del Patrimonio documentario, per i fondi dotati di inventario elettronico, è possibile reperire i documenti attraverso il sistema di ricerca a testo libero, digitando una parola o parte di essa. La ricerca può essere fatta su tutti i fondi, o su un singolo fondo selezionandolo dall'apposito menù a tendina. In questo caso viene aggiunto automaticamente un campo contenente l'elenco delle serie ch compongono il fondo selezionato; selezionando poi una serie, viene aggiunto un campo contenente le sottoserie e/o le unità e così via per tutti i livelli, sulla base della specifica struttura del fondo. È possibile affinare ulteriormente la ricerca impostando un arco cronologico, nella forma di anno iniziale e finale.
La ricerca, secondo le modalità descritte, può anche essere effettuata senza digitare alcuna parola, impostando soltanto l'arco temporale.

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Patrimonio Documentario

Scheda Fondo

Nazione: IT   Archivio: ASCA


Fondo: VARDABASSO SILVIO - [F442381]
Denominazione Fondo: VARDABASSO SILVIO
Estremi cronologici: 1910-1994
Consistenza: 35 unità
Descrizione consistenza: 64 buste
Strumenti di corredo: Inventario n. 165. Inventario elettronico, copie digitali della cartografia
Descrizione Fondo:

Da contatti interpersonali avuti con la dott.ssa Silvana Vardabasso, proprietaria e detentrice dell'archivio del padre prof. Silvio, si ebbe modo di illustrare e far conoscere le competenze della Sovrintendenza Archivistica per la Sardegna in materia di tutela e valorizzazione degli archivi privati, e di concretizzare cosi' l'aspirazione della stessa di farne dono ad un Istituto culturale.
Accertata con il Sovrintendente la particolare e importante documentazione gentilmente messa a disposizione, si concordò, visto la mancanza di eredi diretti e il desiderio di voler tenere viva la memoria di un così illustre padre, il deposito, in base all'art. 39 del D.L. 30 sett. 1963 n.°1049, e successivamente la donazione presso l'Archivio di Stato di Cagliari, assieme alla cospicua raccolta bibliografica per la maggior parte relativa alle pubblicazioni edite di Silvio Vardabasso.
Espletati gli aspetti procedurali della donazione la Direttrice dell'Archivio di Stato propose al Sovrintendente la nostra collaborazione dato il particolare interessamento e l'ormai acquisita esperienza durante il lavoro di censimento .
Nel corso dell'ordinamento ci si rese conto che la documentazione era stata conservata dal professore secondo un preciso schema che gli permetteva di utilizzare le carte in modo funzionale rispetto alle sue continue esigenze pratiche ed immediate di lavoro, per cui in una prima fase si è seguita, per quanto possibile, la stessa ripartizione del materiale grazie ai preziosi e indispensabili suggerimenti della figlia; peraltro l'archivio al momento del censimento si presentava per lo più disordinato e con una grande quantità di documenti sciolti fuoriusciti dalle buste e fascicoli che li raccoglievano.
Si è quindi cercato, dopo un accurato esame del fondo, di ricondurli alla naturale provenienza, senza stravolgere l'originale ordinamento prodotto nel corso degli anni dallo stesso Vardabasso.
Evidenziate le quattro serie principali si è proceduto al lavoro propriamente archivistico con la schedatura di tutti i pezzi e la loro ricostruzione, che ha richiesto tempi lunghi sia per la specialistica conoscenza della materia sia per la riscoperta dei criteri adottati durante la formazione dell'archivio.
Per quanto riguarda il metodo di ordinamento è stata ovviamente seguito quello della ricomposizione organica delle serie archivistiche in tutti i casi in cui esse potevano essere individuate con sufficiente certezza, mantenendo le suddivisioni interne già esistenti e realizzandone di nuove quando possibile e opportuno.
La corrispondenza presente in quasi tutte le serie, è stata ricondotta e ordinata cronologicamente all'interno dei fascicoli di appartenenza .
Il fondo è stato ordinato a serie aperte per consentire eventuali incrementi dovuti a ulteriori probabili donazioni da parte dell'erede senza modificare la struttura, dando un numero di corda progressivo per tutte le buste ed un numero di corda che riparte da uno per i fascicoli di ciascun serie.
Nella redazione dell'inventario si è preferito optare per una descrizione dettagliata dei documenti per consentire, visto il tipo di materiale tecnico, un rapido e sicuro reperimento dei pezzi, inoltre si è tenuto conto dei seguenti elementi descrittivi quali: titolo della serie, numero della busta che corrisponde al numero progressivo di corda, serie di appartenenza in numero romano, fascicolo, sotto fascicolo ed unità in numero arabo, denominazione ossia il titolo trovato sulla copertina del fascicolo o sul dorso di una busta che se originale tra virgolette se desunto in parentesi quadra, estremi cronologici desunti dal singolo documento o dal fascicolo ed in coda quelli senza data precisa ed infine le osservazioni.
L'archivio si compone di 64 buste con carte dal 1910 al 1966, con la ripartizione di quattro serie ogni una delle quali preceduta da una breve introduzione a secondo dell'argomento o contenuto. La prima "Personale", la seconda "Escursioni e studi" che comprende gli studi effettuati attraverso la ricerca sul campo con escursioni singole o con gli studenti, la terza "Perizie geologiche" cospicua produzione di lavori commissionati da Enti pubblici e privati quale esperto consulente geologico e apprezzato professionista, la quarta "Cartografia", suddivisa in cinque sotto parti secondo la tipologia delle carte.